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Cross Linking
Cross Linking
Il Cross-Linking corneale è una tecnica di fotopolimerizzazione del collagene in grado di incrementare del 70% la rigidità e la resistenza della cornea allo sfiancamento che si riducono in corso di cheratocono.
Questo trattamento rivoluzionario è stato ideato alcuni anni fa in Germania ed è stato applicato in tutto il mondo su migliaia di Pazienti: i risultati ad anni di distanza ne hanno dimostrato l’efficacia nella maggioranza dei Pazienti. Ad oggi è l’unico trattamento in grado di rallentare o addirittura fermare il peggioramento del cheratocono e quindi ritardare o evitare il trapianto di cornea. Il trattamento ha lo scopo di rendere la parte centrale della cornea più rigida in modo da riuscire a resistere meglio alla deformazione provocata dal cheratocono. Il cross-linking non può purtroppo far regredire il cheratocono, ma ha lo scopo di rallentarne o fermarne l’evoluzione peggiorativa, non migliora dunque la vista ma tende a stabilizzarla e a prevenire che lo sfiancamento della cornea prosegua, obbligando il Paziente al trapianto di cornea.
Chi può farlo?
È soggetto idoneo al trattamento di cross-linking il Paziente affetto da cheratocono, diagnosticato mediante mappa corneale (topografia corneale Pentacam) con dimostrato peggioramento.
Chi non può farlo?
Non sono soggetti idonei al trattamenti di cross-linking i Pazienti: con cheratocono in stadio troppo avanzato, con un ridotto spessore corneale, con distrofia della membrana basale corneale, con occhio già operato di trapianto di cornea, allergici alla vitamina B2 (riboflavina) e le donne in stato di gravidanza.
Come viene fatto?
Il cross-linking viene effettuato in sala operatoria, in anestesia locale (con delle gocce) ed è indolore. Ci sono diverte tecniche utilizzabili a seconda dello stadio della patologia. Durante il trattamento viene instillato ripetutamente collirio con vitamina B2 che viene assorbita dalla cornea, successivamente la cornea viene sottoposta ad un trattamento ultravioletto (non laser) che serve a stabilizzare la vitamina B2 al suo interno. Terminato il trattamento il Paziente può tornare a casa, mentre le attività lavorative possono essere riprese dopo 3-5 giorni.
